neurodivergente

Ambito d'uso: nuovi media, psicologia, sociologia, pedagogia

Ambito d'origine: pedagogia, psicologia

Categoria grammaticale:

agg., sost.

Definizione

Che, chi ha un funzionamento neurologico differente da quello che è considerato tipico o normale.

Etimologia

Calco dall’inglese neurodivergent, formato dal confisso d’origine greca neuro- e dall’aggettivo divergent ‘divergente’.

Prima attestazione

2013
"Neurodiversità è una idea per cui lo sviluppo neurologico atipico (neurodivergente dalla norma) è una differenza normale." (Tony Attwood, Esplorare i sentimenti. Terapia cognitivo comportamentale per gestire ansia e rabbia, traduzione di Federica Vasta, Roma, Armando, 2013, p. 33, nota 10)

Presenza sui dizionari

Devoto-Oli online (la parola è stata inserita nel lemmario nell’ottobre 2022).

Diffusione al: 20 giugno 2022

(risultati cumulativi per le forme sing. e pl.)
Google: 21.590 r.
“Corriere della Sera”: 3 r. (2021: 1 r.; 2022: 2 r.)
“la Repubblica”: 0

Note

In italiano l’aggettivo neurodivergente compare a partire dal 2013, circa dieci anni dopo le prime attestazioni in lingua inglese di neurodivergent, da cui il nostro termine deriva. Le occorrenze della parola aumentano qualche anno più tardi, quando la discussione sul tema della neurodiversità non è più confinata negli studi psicologici e pedagogici, ma inizia a coinvolgere, grazie alla divulgazione di molti attivisti e agli strumenti messi a disposizione dai nuovi media, una platea più ampia. Il termine è stato registrato ultimamente dal Devoto-Oli online, ma la sua diffusione nella stampa è ancora piuttosto scarsa.

A livello semantico, neurodivergente (a cui si lega anche il sostantivo neurodivergenza) è sinonimo di neuroatipico e antonimo di neurotipico. Il significato di questi termini rientra in quello più generale di neurodiversità che indica “il complesso dei diversi profili di sviluppo neurologico riscontrabili nella specie umana all’interno del quale i profili atipici (quali autismo, disturbi dell’apprendimento, ecc.) sono riconosciuti non come disabilità ma come variazioni naturali al pari di ogni altra differenziazione biologica” (Devoto-Oli 2022).

Esempi d'uso

  • Ciò significa che lo sviluppo neurologico atipico neurodivergente è una normale differenza individuale, che deve essere riconosciuta e rispettata come ogni altra variazione umana. (Paola Damiani, DSA e valutazione. Un approccio pedagogico tra riflessioni e prospettive, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2016, p. 88)
  • Sul sito (autismfriendly.it) è aperta la call rivolta a tutti i giovani neurodivergenti under35 che vivono a Roma e dintorni ad entrare a far parte della redazione. (Nuovo progetto per mappare i percorsi «autism friendly», “Corriere Salute”, settimanale del “Corriere della Sera”, 24/3/2020, p. 17)
  • La persona neurodivergente ha tendenzialmente una modalità di pensiero differente, “out of the box”, è una sua dotazione di serie. Non necessariamente è geniale, ma è probabile che affronti i problemi in modo diverso, che veda le situazioni da angolazioni non comuni e che proponga soluzioni innovative. (Fabrizio Acanfora, Out of the box!, post sul blog www.fabrizioacanfora.eu, 27/5/2021)
Kevin De Vecchis

Approfondimenti e link

19 ottobre 2022