neuroatipico

Ambito d'uso: nuovi media, psicologia, sociologia, pedagogia

Ambito d'origine: nuovi media, psicologia

Categoria grammaticale:

agg., sost.

Definizione

Che, chi ha un funzionamento neurologico differente da quello che è considerato tipico o normale.

Etimologia

Formato dal confisso d’origine greca neuro- e dall’aggettivo atipico (a sua volta formato dal prefisso a- con valore privativo e dall’aggettivo tipico).

Prima attestazione

2012
"- Ma cosa significa neuroatipico? Rientrare necessariamente nello spettro autistico? Non potrebbe essere altro?
- Neuroatipico è semplicemente il contrario di neurotipico. Personalmente preferisco il termine rispetto a neurodiverso (perché neurologicamente diversi lo sono tutti gli esseri umani). E sempre personalmente per me riguarda tutte le possibili differenze su base biologica che divergono in modo significativo dalla norma." (commento sul forum www.forum.spazioasperger.it, giugno 2012)

Presenza sui dizionari

Nessuna (ultima consultazione 17 ottobre 2022)

Diffusione al: 20 giugno 2022

(risultati cumulativi per tutte le forme dell’agg.)
Google: 3.393 r.
“Corriere della Sera”: 1 r. (2022)
“la Repubblica”: 1 (2019)


Derivati


Note

Il termine neuroatipico è una formazione italiana, probabilmente derivata dall’antonimo grammaticale neurotipico. Non si esclude, tuttavia, una possibile derivazione dall’inglese neuroatypical, che ha diverse attestazioni in rete (compare ad esempio nell’Urban Dictionary), ma non risulta attestato nei dizionari inglesi (non è presente nell’OED o nel Merriam-Webster). La parola compare per la prima volta nella nostra lingua nel 2012 e non è registrata dalla lessicografia italiana. Difatti le occorrenze nelle pagine italiane di Google e soprattutto nella stampa sono piuttosto scarse. I motivi di tale penuria di attestazioni sono diversi, ma senza dubbio contribuiscono sia la mancanza in inglese (o almeno nella lessicografia inglese) di un corrispettivo morfologicamente simile (a differenza di neurodivergent per neurodivergente) sia l’esistenza del sinonimo neurodivergente. Rispetto a quest’ultimo, neuroatipico avrebbe però il vantaggio di essere semanticamente più trasparente, anche nell’antonimia con neurotipico, nonché, forse, più neutro.

Esempi d'uso

  • È infatti il fondatore della casa editrice e atelier d’arte UltraBlu, con cui collaborano artisti neurotipici e neuroatipici (autistici ad alto e basso funzionamento), con alle spalle numerose pubblicazioni e premi. (Arianna Di Cori Nicoletti, In classe con Virgilio che guida a scoprire l’arte come catarsi, repubblica.it, 8/5/2019)
  • A volte neurotipici e neuroatipici possono usare le stesse parole per esprimere stati d’animo e può sembrare che provino le stesse cose. Ma io credo che noi diamo un’intensità e un’interpretazione diversa alle parole, che non sempre arriva. (Tweet di @lucciola_cieca del 10/7/2021)
  • E neuroatipici, infatti, è uno dei modi con cui si parla di noi nel dibattito scientifico e non solo. Siamo diversi, non malati. Certo, non mancano le difficoltà, quando sei Aspie. (Lorenzo Donnoli, Cervello ribelle, Milano, Piemme, 2021)
Kevin De Vecchis

Approfondimenti e link


19 ottobre 2022