termoscanner

Varianti: termo-scanner, termo scanner, thermoscanner

Rilancio

Categoria grammaticale:

sost. m. inv.

Definizione

Strumento per la misurazione a distanza della temperatura tramite rilevamento delle emissioni infrarosse della superficie del corpo. Evita il contatto fisico e permette di controllare in tempo reale la temperatura alle persone che transitano in aree pubbliche (aeroporti, stazioni, esercizi pubblici, musei, ecc.).

Etimologia

Composto dal formante termo- ‘calore’, ‘temperatura’ e scanner letteralmente ‘esaminatore’, ‘analizzatore’ (dall’ing. (to) scan ‘esaminare’) e, in ambito scientifico, dispositivo che esamina sistematicamente l’oggetto in osservazione impiegando onde elettromagnetiche.

Prima attestazione

1999
“[…] rappresentare la creatura facendone vedere i tratti termici: con un termoscanner si è poi riusciti a riprodurre le gradazioni di colore del corpo umano, accentuandole o diminuendole con il solo ausilio del computer”. (Claudia Mongini e Giovanni Mongini, Storia del cinema di fantascienza. Dal 1995 al 1990 (Fanucci, 1999, p. 86)

Periodo di affermazione:

aprile-maggio 2020

Presenza sui dizionari

Nessuna

Repertori

Treccani online Neologismi 2020

Diffusione al: 17 giugno 2020

Google pp. in it. (intervallo 1/01/2010 – 17/06/2020): termoscanner 111.000 r.; termo scanner + termo-scanner 10.700 r.
“Corriere della Sera”: (dal 1/01/2020 al 10/06/2020) termoscanner 82 r. (0 a gennaio, 7 a febbraio, 8 a marzo, 14 ad aprile, 40 a maggio, 13 a giugno); termo scanner 5 r.; termo-scanner 3 r.
“la Repubblica”: (dal 1/01/2020 al 17/06/2020) termoscanner 425 r. (0 a gennaio, 24 a febbraio, 53 a marzo, 70 ad aprile, 188 a maggio, 90 a giugno); termo scanner 20 r.; termo-scanner 8 r.
“La Stampa”: (dal 1/01/2020 al 3/06/2020) termoscanner 42 r. (0 a gennaio, 5 a febbraio, 5 a marzo, 11 ad aprile, 19 a maggio, 2 a giugno).

Note

Termoscanner è una parola composta dal primo formante termo (‘calore’) e da scanner (dall’ingl. to scan ‘esaminare, analizzare’) ed è il nome dello strumento usato per misurare la temperatura a distanza attraverso la rilevazione delle emissioni infrarosse. Non si tratta di una novità dal punto di vista della tecnologia impiegata: strumenti di termomisurazione sono utilizzati in campo militare fin dall’inizio del XX secolo e si sono diffusi poi in edilizia e in medicina. Il primo termometro dell’arteria temporale in cui è applicata la tecnologia a infrarossi è del 1998 (su brevetto di Francesco Pompei) e, a partire da questo strumento, tra il 2003 e il 2004, in occasione dell’epidemia di Sars, il sistema è stato sviluppato per mettere a punto sistemi in grado di effettuare, in tempi rapidissimi e senza contatto fisico, screening di massa della temperatura corporea. Proprio con questa accezione il termine ha avuto un forte rilancio negli ultimi mesi ed è entrato nel lessico comune: dalla fine di gennaio 2020 il termoscanner è diventato una delle misure di prevenzione e controllo disposti dal Ministero della salute per contrastare la pandemia da Covid-19. Agli ingressi di luoghi pubblici di grande transito (aeroporti, porti, stazioni, ecc.) sono diventate obbligatorie apparecchiature di questo tipo e, insieme all’oggetto, il termine ha cominciato a diffondersi nell’italiano della stampa e della rete, imponendosi progressivamente anche sulle altre varianti grafiche (termo scanner/ termo-scanner / thermoscanner) e su altre denominazioni sinonimiche (come termometro a infrarossi, termometro digitale, termometro a distanza, termometro laser, termorilevatore). Dalle attestazioni raccolte dagli archivi dei quotidiani online e su Google possiamo riportare come prima attestazione un comunicato dell’AGI del 23/01/2020 a seguito dell’attivazione dei termoscanner all’aeroporto di Fiumicino; nelle settimane successive il termine si diffonde notevolmente in ambito giornalistico fino a comparire anche nell’uso del Presidente Giuseppe Conte in un’intervista apparsa sul “Corriere della Sera” il 26/02/2020. I periodi di massima diffusione di termoscanner hanno coinciso con le settimane di riorganizzazione in funzione della riapertura dopo i mesi di confinamento: dalla fine di aprile per tutto il mese di maggio, con picchi di occorrenze nei quotidiani e nelle ricerche in rete (Google Trends), una nuova impennata a giugno dovuta probabilmente all’adeguamento alle misure di sicurezza anche nel settore turistico in vista della stagione estiva. Il termine termoscanner è stato inserito tra i neologismi Treccani, ma non è ancora registrato sui dizionari dell’uso che sicuramente, nelle prossime edizioni, accoglieranno alcune parole entrate nell’uso comune a causa della pandemia. Vedremo se termoscanner sarà una di queste.

Esempi d'uso

  • Dopo avere disposto il divieto dei voli diretti abbiamo immediatamente predisposto l'adozione di alcune misure per tutti i voli provenienti dall'estero. Con i termoscanner abbiamo controllato tutti i passeggeri che sono sbarcati nei nostri aeroporti, soltanto a Fiumicino circa 50.000 passeggeri al giorno. (Monica Guerzoni, Intervista a Giuseppe Conte, “Corriere della Sera”, 26/2/2020)
  • Tanti sono i nomi con cui sono conosciuti i termoscanner come, per esempio, termometri laser, termometri a distanza, termometri ad infrarossi e la tecnologia alla base non è di certo nuova anzi, da sempre è utilizzata nel mondo edilizio per la rilevazione del degrado degli edifici, nel campo militare per permettere la visione notturna e nel campo medico per la diagnosi del tumore al seno mediante angiotermografia dinamica. (Covid19 e termoscanner: rilevare la temperatura corporea a distanza?, biomedicalcue.it, 8/6/2020)
  • I termoscanner più complessi che si trovano negli aeroporti e nelle stazioni – quelli che effettivamente fotografano la temperatura di persone e oggetti attorno a loro, e costano migliaia di euro – sono più precisi perché rilevano più punti contemporaneamente, ma ovviamente non si possono usare fuori da ogni ristorante. (Perché i termoscanner sono imprecisi, ilpost.it, 30/05/2020)
Raffaella Setti

Approfondimenti e link

21 ottobre 2020