"Nature Italy": nasce la rivista dedicata alla ricerca scientifica in Italia e in italiano

Segnaliamo volentieri la nascita di "Nature Italy", la rivista digitale dedicata alla ricerca in Italia e alla comunità scientifica italiana. La rivista viene alla luce come fascicolo italiano della prestigiosa "Nature" ed è pubblicata in doppia lingua, italiano e inglese. Sulle sue pagine trovano spazio articoli che, come spiega il direttore Nicola Nosengo nel primo editoriale, riportano i risultati più importanti della scienza italiana, seguono la politica della ricerca nazionale, offrono a ricercatrici e ricercatori italiani "una nuova piattaforma per dibattere e far sentire la propria voce": il tutto secondo gli standard di rigore e attendibilità scientifica e comunicativa che "Nature" da sempre garantisce ai suoi lettori. 

La comunità scientifica italiana, all'interno del territorio nazionale così come all'estero, è una delle più attive e prolifiche al mondo. La decisione di pubblicare nella lingua di una realtà così ampia e influente va chiaramente incontro alle esigenze dei protagonisti del dibattito scientifico attuale, ma anche e soprattutto a quelle dei non specialisti: tutti coloro che in Italia sono interessati a quello che accade nel mondo della ricerca e cercano una fonte di informazione affidabile e autorevole. "Nature Italy", dunque, si rivolge al pubblico della comunità scientifica italiana intesa "nel senso più ampio possibile" come insieme di scienziati, studenti, ricercatori, professionisti di molti settori e appassionati, mirando a convogliarne le esperienze, moltiplicarne le occasioni di scambio, amplificare l'eco del suo dibattito e connetterlo con il mondo delle istituzioni e della politica nazionale.

Quella di "Nature Italy" è una scelta di politica linguistica importante, che non può essere che salutata con gioia e ottimismo dall'Accademia della Crusca, da sempre attenta a difendere le prerogative dell'italiano come veicolo dello scambio scientifico e accademico. Ricordiamo, per esempio, la lunga battaglia che molti accademici hanno intrapreso per salvaguardare la possibilità di mantenere parte dell'insegnamento in lingua italiana al Politecnico di Milano, o le riflessioni che il presidente Claudio Marazzini nella sezione "Il Tema" di questo sito ha dedicato all'importanza della ricerca condotta in italiano (Segnali di ottimismo linguistico, settembre 2018; Ma siamo proprio sicuri che la lingua della ricerca sia solo l’inglese?, marzo 2018; Il MIUR dà un calcio all'italiano, gennaio 2018), argomento che ha sempre stimolato un vivace dibattito tra i lettori del sito. In uno di questi Temi, Segnali di ottimismo linguistico, il presidente ricordava anche dell'interessante contatto che la Crusca aveva avuto con la rivista “Asimmetrie” dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: i redattori e il comitato scientifico del giornale avevano interpellato gli accademici per la questione della traduzione di Multimessenger Astronomy (la ricerca astronomica che si avvale in combinazione delle onde elettromagnetiche e di quelle gravitazionali), e da quello scambio era nata una fruttuosa riflessione multidisciplinare. Nelle parole di Marazzini, "lo sforzo di tradurre, come si vede in quest’occasione, permette ai non addetti ai lavori di avvicinarsi al problema e di ragionarci sopra".

Segnaliamo anche la pagina che in questo sito raccoglie tutti gli interventi dell'Accademia e degli accademici sul tema della pandemia di covid-19, tema sul quale il lavoro dei medici e degli scienziati si incontra con quello dei linguisti (Le parole della pandemia) e al quale la Crusca ha fin dall'inizio posto particolare attenzione, lavorando costantemente per monitorare le evoluzioni della lingua e fornire ai suoi lettori spiegazioni chiare e aggiornate.

La rivista "Nature Italy" è interamente disponibile in rete all'indirizzo: nature.com/natureitaly.

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