Le parole dell’arte da Vasari a Longhi. Presentazione delle banche dati e del motore di ricerca realizzati dalla Fondazione Memofonte e dall’Accademia della Crusca

Venerdì 15 marzo 2019 alle ore 15, nella Villa medicea di Castello, sede dell’Accademia della Crusca, si terrà la prima tornata accademica del 2019 intitolata Le parole dell’arte da Vasari a Longhi e dedicata all'Accademica Paola Barocchi. Paola Barocchi, storica dell’Arte e Accademica della Crusca, ha insegnato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, lavorando fin dalle origini alle applicazioni dell’informatica alla storia dell’arte e ai beni culturali.

Nella tornata saranno presentati al pubblico le banche dati e il motore di ricerca realizzati dalla Fondazione Memofonte e dall’Accademia della Crusca, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze, e liberamente consultabili sul sito dell’Accademia nella sezione “Scaffali digitali”.

L’Accademia della Crusca e la Fondazione Memofonte sono impegnate a continuare l’opera di Paola Barocchi e Giovanni Nencioni nell'informatizzazione di fonti storico-artistiche per lo studio dell’evoluzione della terminologia dell’arte. Il primo passo di questa attività è stata la realizzazione di specifiche sale di lettura dotati di corpora affidabili su cui fondare la ricerca lessicale, libera o guidata e l’elaborazione di lemmari.

Il portale rappresenta la fase conclusiva dei diversi progetti, realizzati dal 2013 a oggi, e dà la possibilità di un’interrogazione complessiva di tutti i testi digitalizzati che coprono un arco temporale esteso dal Cinquecento al Novecento. L’utente può di conseguenza comparare forme linguistiche e lemmari diversi in modo da verificare, da un lato, la persistenza di lessico tradizionale, dall’altro, le innovazioni terminologiche. Il portale propone tre tipi di approfondimenti guidati: i colori, gli artisti, le tecniche. L’utente potrà esplorare le occorrenze dei colori, leggere i testi di alcuni protagonisti della storia dell’arte come Cimabue, Giotto, Donatello, Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Tiziano, Correggio, e riflettere infine sulle diverse tecniche artistiche.

Il progetto è stato realizzato in modo interdisciplinare da uno storico della lingua italiana e da uno storico dell’arte i quali hanno lavorato insieme, revisionando i testi, predisponendo le schede catalografiche e operando le marcature dei termini significativi. Il progetto è stato diretto da Donata Levi per la Fondazione Memofonte e da Nicoletta Maraschio per l’Accademia della Crusca e finanziato dalla Fondazione CR Firenze. Le piattaforme informatiche sono state ideate e realizzate da Giovanni Salucci (Progettinrete).

Dopo i saluti del Presidente dell’Accademia, della Vice Presidente della Fondazione CR Firenze Donatella Carmi Bartolozzi e di Aureliano Benedetti, Presidente dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca, si terranno gli interventi di Claudio Marazzini e Carmelo Occhipinti. Seguirà una tavola rotonda, presieduta da Donata Levi, con: Barbara Fanini, Martina Visentin, Valentina Paggini, Massimiliano Bertelli, Giovanni Rubino, Roberto Viale, Barbara Cinelli, Stefania Stefanelli, Alessandro Del Puppo, Chiara Murru e Giovanni Salucci.

Nell’occasione sarà annunciata anche la creazione di una nuova sezione del sito Memofonte, a cura di Alessandro Del Puppo, dedicata al Futurismo, con una banca dati che permetterà la consultazione online dei manifesti e dei cataloghi delle esposizioni, a suo tempo pubblicati dalla Spes, la casa editrice di Paola Barocchi.

Al termine della tavola rotonda saranno presentate due nuove pale, quelle di Rita Librandi, nome accademico “Tenace” dipinta da Alessia Fani, e quella di Nicoletta Maraschio, nome accademico “Leggera” dipinta da Melissa Franklin Sanchez. Due nuove pale di accademiche, eseguite da due pittrici, entrano così a far parte della collezione delle pale moderne dell’Accademia.

L’Accademia della Crusca rinnova infatti, anche in questo modo, la sua attenzione al mondo dell’arte. Fin dalla sua fondazione, alla fine del Cinquecento, gli accademici hanno realizzato una ricca suppellettile storico artistica, a partire proprio dalle pale: i 153 stemmi personali degli antichi accademici, dipinti su legno a forma di pala da fornaio, riferiti a un preciso campo semantico, quello del grano, della farina e della panificazione, che accomuna lingua e cibo.

 

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