Arrampicarsi e arrampicare

Diverse lettrici e lettori ci chiedono di commentare l’uso di arrampicare e arrampicarsi, e anche del verbo disarrampicare.

Risposta

Vale la pena riportare per esteso alcune delle domande formulate, perché illustrano bene vari elementi da considerare nel rispondere. A.R. scrive “Ho sentito da alcuni amici frequentatori della montagna l'espressione a me piace arrampicare o mi piace arrampicare, piuttosto che la più istintiva mi piace arrampicarmi” e chiede se le prime due formule siano corrette; C. I. chiede quale frase sia “corretta” tra Vado ad arrampicare e Vado ad arrampicarmi, e tra Vado ad arrampicarmi sulla roccia e Vado ad arrampicare sulla roccia. Altre lettrici e lettori chiedono di commentare l’uso di arrampicare seguito da complemento oggetto (arrampicare una parete, una montagna). B. M., infine, chiede lumi sul verbo disarrampicare.

Nelle domande è già contenuto l’elemento essenziale da considerare nel rispondere. Arrampicare è un termine tecnico, che vale ‘praticare lo sport dell’arrampicata’ (sport denominato a volte anche con il termine inglese climbing), mentre arrampicarsi designa un’azione che chiunque può compiere. Il Gradit lemmatizza le due voci separatamente, e considera arrampicare termine tecnico dell’alpinismo, definendolo, a mio parere non del tutto esattamente, come “compiere un’ascensione o anche esercitarsi in una palestra di roccia”, e del ciclismo (dove vale “percorrere una salita molto ripida”), mentre arrampicarsi è definito “salire aiutandosi con mani e braccia”, o, riferito a piante, “crescere appoggiandosi a un muro o a un sostegno”. Quindi le coppie di espressioni proposte in alternativa nei quesiti citati sono entrambe corrette, ma in contesti d’uso diversi: mi piace arrampicare, o vado ad arrampicare sarà detto da chi pratica l’arrampicata, mentre mi piace arrampicarmi può essere detto da chiunque si diletti, anche occasionalmente, di arrampicarsi su roccette, alberi, o salite scoscese.
Questa distinzione appare confermata anche dalla discussione svolta nel Gruppo Google "it.cultura.linguistica.italiano" nel febbraio 1998, a partire da domande analoghe a quelle cui qui si risponde; in quella sede è intervenuto un esperto, Gigi Telmon, che ha dichiarato di aver “insegnato ad ‘arrampicare’ su roccia e ghiaccio, come pratica sportiva, per circa vent’anni” e ha ribadito in un secondo intervento di aver insegnato “ad ‘arrampicare’ [...] e non ad ‘arrampicarsi’, che dà un'idea molto poco tecnica della progressione”. Come ex-praticante dell’arrampicata, confermo di aver sempre provato fastidio nei confronti dell’uso del verbo arrampicarsi per riferirsi all’arrampicare, da parte di persone non praticanti l’arrampicata.

Che tipo di complemento sia retto da arrampicare è una questione interessante, che pone qualche problema di documentazione. Lo sport dell’arrampicata può essere praticato su roccia o su cascate di ghiaccio (nel qual caso richiede attrezzatura aggiuntiva, tra cui dei ramponi: il Gradit definisce rampone come “nell’alpinismo, attrezzo costituito da un’intelaiatura d’acciaio munita di punte aguzze, da fissare alla suola dello scarpone per fare presa su ghiaccio e neve dura”; rampone deriva da rampa “zampa animale munita di artigli”, così come rampicare, da cui deriva il prefissato arrampicare). Si parla di arrampicata su roccia e su ghiaccio, come di pattinaggio su ghiaccio, ciclismo su strada e su pista, ecc.: dunque il nome dello sport regge un complemento di luogo introdotto dalla preposizione su non articolata. Nella mia competenza, anche il verbo arrampicare, se accompagnato da complementi, regge su: arrampicare su roccia, su falesie, su ghiaccio. Personalmente non userei arrampicare una parete, e men che meno arrampicare una montagna.
Le mie intuizioni sono però solo parzialmente confortate dai risultati di una ricerca tramite Google (effettuata il 19 febbraio 2019): arrampicare su una parete è più frequente di arrampicare una parete in un rapporto di 18 a 1, arrampicare su pareti supera arrampicare pareti in un rapporto di 30 a 1: dunque arrampicare è usato molto più frequentemente con un complemento introdotto da su che con un oggetto diretto, ma l’uso con oggetto diretto, pur se minoritario, è attestato. Va anche discusso quali elementi lessicali possano essere complementi di arrampicare: in rete, scalare una montagna supera arrampicare una montagna in un rapporto di oltre 200 a 1, e i praticanti l’arrampicata non usano l’espressione arrampicare una montagna (sarebbe quindi interessante sapere se questa espressione sia stata effettivamente udita da coloro che ci hanno chiesto di commentarla, o non sia stata piuttosto da loro costruita per esemplificare una costruzione con un verbo estraneo al loro uso, e di cui quindi non dominano  la sintassi e la semantica). La mia impressione è che arrampicare sia usato soprattutto in uso assoluto, senza complementi di alcun tipo.

Veniamo a disarrampicare. Anche questo verbo è già stato oggetto di discussione, in particolare nella rubrica dedicata alla lingua italiana del sito Treccani.it. Un lettore spiega che il verbo indica l’arrampicare in discesa, o il discendere arrampicando (invece che calandosi con una corda doppia), e auspica l’accoglimento del lemma nei dizionari; la redazione Treccani risponde aprendo alla “possibilità di inserire disarrampicare e [...] disarrampicata, poiché anche il sostantivo sembra diffuso tra gli appassionati della disciplina”. Il verbo è comunemente usato, per es. in manuali di arrampicata. In Topher Donahue, Arrampicata su roccia per esperti: tecniche e consigli per affrontare le vie più impegnative, edizione italiana a cura di Luca Maspes, Milano, Hoepli, 2017 (consultabile parzialmente tramite Google Libri) si legge:

Nel capitolo 8 [...] abbiamo parlato della disarrampicata come tecnica da usare quando si sale da primi, per rimediare a errori di orientamento e valutare la situazione, o uscire da un passaggio chiave. Qui ne parliamo nel contesto della discesa. Disarrampicare mentre si sale da primi o farlo mentre si scende dalla cima è diversissimo per quanto riguarda le possibilità di cadere.

Questo breve passaggio mostra che l’uso tecnico di disarrampicare e disarrampicata è normale tra gli esperti e gli appassionati dell’arrampicata, anche se le due voci non sono state ancora accolte dai dizionari (né dal correttore di Microsoft Word, che continua a segnalarmele come possibili errori mentre compongo questa risposta).

 

Anna M. Thornton

 

Piazza delle lingue: Lingua e saperi

26 marzo 2019


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