La quarta edizione

La quarta edizione del Vocabolario della Crusca apparve in Firenze, stampata da Domenico Maria Manni in sei volumi, dal 1729 al 1738 e dedicata a Gian Gastone de' Medici. Era stata iniziata già nel 1696 e vi lavorarono in molti tra cui il Salvini, il Bottari che ne scrisse la prefazione, Rosso Antonio Martini, Andrea Alamanni. Fu ampliata la serie dei citati con Sannazaro, Cellini, Menzini, Lorenzo Lippi e molti altri; furono date più rigorose norme per gli spogli, in particolare vennero controllate le citazioni che erano state prese da testi a penna o da edizioni ritenute non corrette. Anche questa edizione non mancò di provocare discussioni e critiche e, anche per soddisfare le richieste del pubblico, lo stesso Manni nel 1739 compendiò il Vocabolario che vide tre ristampe private: due a Venezia (a cura di Francesco Pitteri nel 1741 e nel 1763) e una a Napoli (a cura di Pasquale Tomasi nel 1746) con alcune aggiunte. Le critiche più aspre riguardavano la pretesa della Crusca di volersi arrogare il diritto di legiferare in materia di lingua e di canonizzare voci e locuzioni arcaiche a scapito della lingua viva.

Le polemiche contro la Crusca e l’inattività delle tre accademie fiorentine, (oltre alla Crusca, quella Fiorentina e quella degli Apatisti) contribuirono a determinare la decisione presa nel 1783 da Pietro Leopoldo di accorpare le tre istituzioni in una sola, detta Accademia Fiorentina. In questa occasione il patrimonio della biblioteca e quello dell'archivio della Crusca passarono alla Biblioteca Magliabechiana.