Proverbi italiani. Un'ampia banca dati dalla fine del Cinquecento a oggi

Realizzazione della piattaforma informatica di interrogazione della banca dati e catalogazione di alcune raccolte di proverbi conservate nell'Archivio dell'Accademia; progetto finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; 2010-2011.

L’Accademia della Crusca ha avviato da tempo lo studio e in parte la digitalizzazione del materiale paremiologico conservato nel proprio Archivio.

Il progetto iniziale era quello di costituire una vasta banca dati dei Proverbi italiani, comprendente testi manoscritti e opere a stampa, in collegamento con altre banche dati esistenti: dalle prime raccolte cinquecentesche sistematiche di Francesco Serdonati e Lionardo Salviati a quelle ottocentesche, in particolare di Giuseppe Giusti e di Gino Capponi, al contemporaneo Atlante Italiano di Paremiologia (API).

La banca dati, di circa 50.000 proverbi, doveva essere arricchita con i “proverbi nascosti” in molti libri della Biblioteca Accademica; inoltre doveva essere confrontata con le cinque edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca (La lessicografia della Crusca in rete) e con l’idiomaticità del Vocabolario del fiorentino contemporaneo in corso di pubblicazione sul sito dell’Accademia. La banca dati voleva offrire un facile accesso a una parte significativa del ricco patrimonio paremiologico italiano, permettendo vari tipi di interrogazione (tanto per argomenti quanto per parole) e consentendo la possibilità di visualizzare immediatamente, in parallelo, lo stesso proverbio nelle sue varianti minime o sostanziali.

 
Con i finanziamenti ottenuti dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, non sufficienti a coprire l'intero progetto, l’Accademia ha realizzato la piattaforma informatica di gestione e interrogazione (includendo i sistemi di interazione con gli altri strumenti di elettronici dell’Accademia) e la catalogazione di alcune raccolte di proverbi di significativa importanza.

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